Perché noi “siamo quello che mangiamo”! sentito e risentito, detto e ridetto ma sempre più attuale. Alcuni alimenti più di altri incidono positivamente sul nostro benessere e stato di salute. Di alcuni di questi abbiamo già parlato nel nostro ultimo post “Alimentazione E Benefici Per Il Nostro Organismo”. Seguendo la scia segnata, oggi ci concentriamo invece sul Cumino Nero.

nigella. credit by pixabay
Mai sentito? E se ti dicessi sesamo nero? Sono tanti e diversi i nomi con cui è conosciuto in base al luogo in cui viene utilizzato.
In ogni caso, il cumino è il seme commestibile della “Nigella Sativa”, una pianta proveniente dall’Asia Sud Occidentale. Usata e consumata fin dai tempi dei faraoni egizi, nasconde diverse proprietà benefiche. Vediamo insieme quali. Anche l’olio estratto da questi sembra essere usato in fitoterapia. I semi, una volta tostati possono essere usati per arricchire verdure, zuppe, alimenti da forno, carni legumi, insalate e pollame. (seguendo sempre le ricette del caso.)
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Antiossidante: ricchi in composti antiossidanti, in particolare la vitamina A in grado di proteggere il corpo dai radicali liberi. Si rilevano essere utili contro l’invecchiamento; il nostro organismo risulta avere una difesa in più contro l’insorgenza di alcune malattie degenerative a carico dell’apparato circolatorio;
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Memoria: ti dimentichi spesso le cose? Sembra che un corretto utilizzo dei semi di nigella possa aiutare la memoria e stimolare le funzioni intellettive e il grado di attenzione. (l’aiuto di un esperto è essenziale nel caso in cui se ne voglia fare uso!) Sono le vitamine ad aiutare la memoria la B6 e la B12 in particolare e si possono assumere in tanti modi diversi.
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Antibatterico: l’olio estratto dal seme di cumino è un noto antibatterico grazie ala presenza di principi attivi presenti nello stesso come sodio e potassio.
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Cura del corpo: anche usato per la cura del corpo, è utilizzato contro l’acne e altri inestetismi della pelle.
Piccola curiosità: i semi sono stati ritrovati in numerosi siti archeologici egizi, e delle anfore colme di olio di nigella erano presenti nella del faraone Tutankhamon.
Come ogni altra sostanza, l’eccesso nell’utilizzo è controindicato e non deve essere usato dalle donne in dolce attesa.